D&D; n. 46 Prevenire le lacerazioni | Formazione permanente per gli operatori della nascita - Scuola Elementale di Arte Ostetrica
"Il parto è salute quando madre e bambino possono vivere la nascita come un momento positivo della loro biografia dove i loro bisogni globali sono soddisfatti e dove possono integrare il loro futuro sviluppo psicosociale.
Sven Hildebrandt
Formazione permanente per gli operatori della nascita - Scuola Elementale di Arte Ostetrica

» D&D; n. 46 Prevenire le lacerazioni

Settembre 2004 - Non siamo lontane dal periodo in cui si sosteneva: "meglio un taglio di una lacerazione". La prevenzione delle lacerazioni allora significava tagliare la donna. L'alternativa ad una lacerazione non era un perineo integro, bensì un atto chirurgico eseguito sul perineo, in un contesto dove l'esperienza della donna veniva comunque "tagliata".

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Le lacerazioni dell'esperienza di Verena Schmid

Non siamo lontane dal periodo in cui si sosteneva: "meglio un taglio di una lacerazione". La prevenzione delle lacerazioni allora significava tagliare la donna. L'alternativa ad una lacerazione non era un perineo integro, bensì un atto chirurgico eseguito sul perineo, in un contesto dove l'esperienza della donna veniva comunque "tagliata". Oggi le evidenze scientifiche su questo tema hanno fatto breccia e il tasso delle episiotomie è calato notevolmente, anche se non sufficientemente, mentre l'attenzione all'esperienza "integra" sta crescendo. Nella nostra qualità di ostetriche poniamo in alternativa alla lacerazione il perineo integro. Il mantenimento integro del perineo è sempre stato associato alla bravura dell'ostetrica nel sostenerlo durante l'espulsione del bambino. Leggerete di una ricerca che non conferma questa ipotesi. La migliore conoscenza della trasformazione del perineo durante il periodo espulsivo vi aiuterà nel favorire e facilitarne l'apertura fisiologica durante la nascita. Ma questo numero vuole soprattutto portare l'attenzione ai fattori indiretti di prevenzione che passano attraverso l'educazione alla nascita, i vissuti personali, l'autostima, il senso di integrità personale, l'ambiente del parto, la conduzione fisiologica del parto. Pensate alle posizioni del parto. Quante lacerazioni sono dovute alla posizione supina, dove la trasformazione fisiologica del perineo è inibita e la tensione sul perineo anteriore è eccessiva! Quante lacerazioni sono dovute a una posizione accovacciata obbligata, quando la donna istintivamente ne cercherebbe un'altra, quante lacerazioni sono dovute alla spinta forzata che stringe i muscoli costrittori della vagina, quante lacerazioni sono dovute a un ambiente non sufficientemente intimo e protetto? Nella mia esperienza professionale esclusivamente extraospedaliera non ho mai praticato un'episiotomia, non si sono mai verificate lacerazioni di 3° o 4° grado, però inizialmente le lacerazioni di 1° e 2° grado erano frequenti nonostante l'ambiente protetto e le posizioni libere (nei primi anni ottanta si usava ancora la posizione semisdraiata sul letto durante la nascita). Questo dato mi stimolava a una riflessione, pensando che la fisiologia prevedeva sicuramente la possibilità del perineo di adattarsi all'apertura del passaggio del bambino senza prendere danno. La riflessione mi ha portato via dal perineo stesso per andare verso la persona, le sue emozioni, l'ambiente, ma anche verso i fattori di condizione fisica. Riportando la prevenzione delle lacerazioni dentro la continuità dell'assistenza, dentro la relazione maieutica, dentro la donna intera, dentro una sempre maggiore libertà nel parto, le lacerazioni sono diminuite e un 70% di donne hanno potuto godere del loro perineo integro dopo il parto. Ma anche le donne con piccole lacerazioni, quando hanno potuto vivere la nascita in modo integro, hanno riguadagnato la loro integrità fisica rapidamente, guarendo in pochi giorni, senza disturbi successivi. Il primo obiettivo dunque è prevenire le lacerazioni dell'esperienza, il secondo obiettivo è mantenere il perineo integro per facilitare anche l'esperienza del dopo con il bambino. Mantenere il perineo integro come strumento di empowerment da restituire alla donna piuttosto che come abilità manuale dell'ostetrica. Strumenti che vanno in questa direzione ne troverete tanti in questo numero. Poi naturalmente anche la manualità dell'ostetrica serve, quando una donna non è preparata o motivata, quando il perineo è debole e non può svolgere il suo lavoro, quando il parto è medicalizzato, quando la posizione è quella supina ecc.

Indice

  • L’INTEGRITA’ PSICOFISICA ALL’INTERNO DELLA RELAZIONE TERAPEUTICA Di Antonia Manenti (ostetrica)
  • LA TRASFORMAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO DURANTE IL PERIODO ESPULSIVO Di Verena Schmid (ostetrica)
  • PROBLEMATICHE SESSUALI LEGATE AL PERINEO Di Flavia Mahnic (Fisioterapista della riabilitazione)
  • TU CHIAMALE SE VUOI… EMOZIONI Di Stephanie Bianco e Manuela D’Ambrosio (ostetriche)
  • IL PERINEO CENTRO DEL BENESSERE Di Paola Greco (Ostetrica)
  • LIBERARE L’ENERGIA Di Maria Chiara Purcaro (Educatrice Prenatale)
  • IL MIO PERCORSO, LE MIE OSSERVAZIONI Di Flavia Mahnic (Fisioterapista della riabilitazione)
  • IDEOCHINESI Di Paola Frisoli (ostetrica)
  • LA LEGGE DELLO SFINTERE Di Maria Angela Masaro (Ostetrica)
  • IL MASSAGGIO PERINEALE Di Claudia Massopust (Ostetrica e Naturopata)
  • DALLA PARTE DEL PERINEO O DALLA PARTE DELLA DONNA? Di Paola Maria Lussoglio (ostetrica)
  • IL SOSTEGNO DEL PERINO: SI, NO, COME, QUANDO Di Sabina Pastura (ostetrica)
  • IL PERINEO INTEGRO FA LA DIFFERENZA Di Lisetta Rafanelli (Ostetrica)
  • TAGLIATA E INTEGRA Di Amina Contin (caporedattrice di D&D)
 
 
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